mercoledì 15 ottobre 2008

COME TESCHI DI FORMICHE


COME TESCHI DI FORMICHE


Il sonno mi prende, mi ruba il cervello: non dormirò mai più.
Il sole brucia, consuma il mio corpo, stordisce: lo fermerò.
La luce mi abbaglia, vedo stelle sempre più luminose.

Ho il dolore negli occhi, il dolore nel ventre,
nel cuore nudo di un dio miserabile come me.
Una ad una, le costellazioni, diverranno ombra.
Tutto finalmente si fermerà.
Come teschi di formiche, e lo spiegar d'ali d'un falco verrete a me.
Vite e non vite, la vostra ombra getta in me un dolce tepore.
Piccoli punti infiniti, vedo disegni mai realizzati, incompiuti.
Presto la giostra si fermerà, porrò fine a tutto.
Arriva il momento che nessuno aspettava,
il grande silenzio dopo il grande fragore.
Uno sbiascico di polemiche, critiche.
Si, sono stato io, avete paura ad ammetterlo?
Proteste, insulti.. Ebbene? Ora potremo tutti riposarci..
Il bimbo piange, il marito protesta, la moglie trascurata, la famiglia!
Rivoluzioni, comitati elettorali, sindacati, denaro, il popolo!
Come teschi di formiche, con le ali del falco spiegate e il ruggito del leone.
Come teschi di formiche, alveari e tante promesse mai mantenute, coalizioni!
Come teschi di formiche, gusci vuoti cui nessun miserabile ha mai prestato attenzione.
Con me, nei tempi oramai finiti.
Come teschi di formiche, vivere tutto nel ricordo, dissolvenza.
Come teschi di formiche, uno sparo in aria, il sole blu, fumano le pietre.
Come teschi di formiche, cosparsi qua e la nel deserto, infinito come voi.
Con me, nel tempo oramai finito.


(danleroi)


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