sabato 11 ottobre 2008

ROSE DI SANGUE


http://byfiles.storage.live.com/y1ptANJ87Ecipe2Oy_jgWbyvBL_pPb-cWspQIQA5MMGNZO2P6Htbv9o1SVQcj8uyfj3

Rose di sangue


Corre, su binari nevralgici
la sottile linea del dolore,
condizionando il volo
anche del pensier più alto.
Solchi, lasciati dal mare,
intenso e sanguigno, che tracciano
con fatica,
le montagne della follia.
Pene e dolore, rifuggono le sensazioni
assorte al sole, è scorgo la duna:
come se tutto, in qualche modo,
abbia ripreso il suo corso, senza di me.
Mille colori, riflessi di luce,
percorrono la linea, oramai spezzata.
Cavalli storpi, trascinano il crine ai limiti del segno
ove il quale, s'affaccia nero il dirupo,
laddove nacque un tempo,
il mio destino.
Ora lo sento, correre a perdifiato
cercarmi nella notte,
che feroce, che spietato,
entrar di taglio e squarciarmi il petto.
Nella notte eterna un grido infame
c'è da saldare il conto, la fuga è proibita.
Denti mortali,
che divoran le membra, è veleno sia!
Rose di sangue,
guizzan dal giugulo, oramai inerme.
Occhi rapaci,
sputano fiamme in cerca di un Dio.
Ronzii di mole infernali
girano come in un vortice infinito
di orrore puro.
Occhi di fuoco, si spengono all'alba
un nuovo sole, sorgerà stamani:
più grande e più vero.
Odo già le sue fiamme bruciare,
trascinate dall'eco di milioni di teschi urlanti.
E' il giorno giusto,
per morire.




(danleroi2008)

Nessun commento: